DISCORSO DI APERTURA
Molti amici hanno contribuito a realizzare questa serata: c’è chi ha messo a disposizione il locale, c’è chi si è offerto di cantare, c’è soprattutto chi ha voluto aiutarci come battitore d’asta nella vendita degli oggetti che ci sono stati donati, c’è chi ha fatto da mangiare, chi sta versando il vino e chi ha gonfiato i palloncini…. tutti hanno scelto di farlo gratuitamente e questo è già un miracolo!
Ma nessuno, oggi, riceverà qualcosa in cambio, poiché il vero Protagonista di questa serata è chi, affetto da una grave Patologia, non può permettersi la cura, non può affrontare un viaggio e non può avere quindi una speranza. E noi oggi siamo qui per annunciare la nascita di ProBone Italia, una Fondazione che, grazie al nostro aiuto non solo economico, potrà supportare, gratuitamente, chi si trova in difficoltà.
A volte il dolore ci deprime, a volte gli arti non rispondono ai nostri comandi, a volte gli stessi farmaci non sono più sufficienti. A volte si può guarire, altre volte, invece, si può tentare di curare il male e purtroppo capita anche di poter solo consolare.
Le risorse economiche della Probone non andranno in progetti di ricerca, non serviranno alla crescita culturale di giovani medici, non sponsorizzeranno eventi mondani ma serviranno solo ed esclusivamente alle esigenze del malato in difficoltà, qualunque sia la sua provenienza geografica, o religiosa.
La nostra fondazione sarà trasversale, come la malattia. Chi si trova a fronteggiare un nemico non deve essere lasciato solo, ha bisogno di sostegno paziente e costante. Ognuno di noi, quando ce ne sarà bisogno, sono certo, alzerà la mano per dire: “io ci sono”. .
L’asta, per esempio, è un momento in cui le parole si trasformano in fatti, è il momento in cui bisogna alzare la mano per offrire quel poco che alla fine diventerà sicuramente tanto.
E allora, signore e signori, l’asta è aperta.
