di DONATELLA BARBETTA
UN BAMBINO di 10 anni, che chiameremo Aldin, rischia di perdere una gamba a causa di un cancro al femore sinistro. Ma da quando nella sua vita è entrata la Fondazione Probone Italia si è aperto uno spiraglio. Facciamo un salto indietro, a ottobre, quando un medico dall’Albania contatta la onlus bolognese. «Nel suo Paese non riuscivano a curare il bimbo in modo efficace – spiega Alessandro Gasbarrini, chirurgo ortopedico del Rizzoli e presidente di Probone – e soprattutto non si arrivava a una diagnosi precisa e a identificare il tipo di tumore. Così abbiamo iniziato le pratiche per portarlo a Bologna». E tre settimane fa sono scesi dall’aereo il bimbo, una sorella più grande e la madre, mentre in Albania sono rimasti il padre e altri tre fratelli.
«Il bambino camminava male e con dolore, aveva il ginocchio tumefatto – precisa Gasbarrini – ed è stato necessario ricoverarlo nella divisione del professor Davide Donati per poterlo sottoporre agli esami strumentali e a una biopsia. Siamo così arrivati alla diagnosi di osteosarcoma. I costi per questo tipo di degenza sono rilevanti e dobbiamo ringraziare la Regione e il Rizzoli che ci hanno permesso di assistere gratuitamente il paziente, mentre l’ospitalità dei familiari è a carico di Probone. Così abbiamo potuto iniziare una chemioterapia su misura, suggerita dall’équipe del dottor Stefano Ferrari. Le cure verranno proseguite in Albania.
Domani (oggi, ndr) il bambino tornerà a casa, poi verrà di nuovo qui per l’intervento definitivo, con l’obiettivo di potergli salvare la gamba». La Fondazione, nata il 7 dicembre 2011, stasera, alle 20,30, organizza un concerto di beneficenza nell’Oratorio di San Filippo Neri, in via Manzoni 5, con il pianista Boris Petrushansky che suonerà musiche di Mozart e di Beethoven.
«RINGRAZIO fin d’ora la Fondazione del Monte per la concessione dell’Oratorio San Filippo Neri, e tutti coloro che acquisteranno il biglietto – dice Gasbarrini –.Nel 2011, quando ci siamo presentati alla città, ci aveva tenuto a battesimo Lucio Dalla: da allora abbiamo assistito decine e decine di malati, italiani e stranieri. L’avventura è iniziata con la donazione di un appartamento da parte di Rita Masotti. E ora andiamo avanti con l’aiuto di tante persone di buona volontà».
